Purtroppo a confermare questa triste statistica è proprio il rapporto ACI-Istat che attesta come le distrazioni, sommate al mancato rispetto della precedenza e alla velocità troppo elevata, siano la principale causa fino a risultare ben il 40,8% degli incidenti.

Quando prestare maggiore attenzione?

I mesi estivi si confermano il periodo con il maggior numero di incidenti e vittime proprio perchè si esce piu dai luoghi chiusi, si sta maggiormente in giro per strada e soprattutto il caldo quando molto elevato causa malumore e stress, non permettendo anche ai guidatori più esperti di rimanere lucidi e pronti a qualsiasi pericolo vi si presenti anche all’improvviso.

Purtroppo il mancato rispetto della precedenza o del semaforo, unita ad una guida non prudente e anzi troppo veloce diventano una combinazione mortale soprattutto se a questi si sommano poi dei rischi incommensurabili come quelli di avere il cellulare durante le guide e di farne un uso non accorto bensì smodato e smisurato. Gli stessi social network oltre alle applicazioni di messaggistica hanno incrementato e fomentato questo uso sconsiderato dei cellulari poichè più e più volte i teenager, la quale ormai fascia di età va compresa fino ai 30 anni ormai, sono soliti condividere momenti di guida e di vita in diretta e postando sui social ogni momento al volante. Tutto ciò ovviamente comporta una distrazione costante alla guida e un impennata delle vittime vertiginosa.

Basti considerare che appena 10 secondi di distrazione, ad una velocità di 100km/h, corrispondea percorrere a occhi chiusi una distanza simile a quella di 3 campi da calcio, tanto per farsi un’idea.

Adesso il nemico principale non è più l’alcol, che comunque rimane nemico stesso della vita, ma la tecnologia.

Persino gli stessi navigatori possono risultare motivo di incidenti, nonostante l’apparenza apparentemente innnocua e utile.

Anche la componente emotiva poi ovviamente gioca un ruolo fondamentale quando si è al volante: guidare in preda alla rabbia, e all’ansia aumenta fino a dieci volte il rischio di fare un incidente.

I giovani tra 15 e 24 anni si confermano una fascia di età molto a rischio. Poi troviamo gli anziani tra 70 e 74 anni che rappresentano 6,7% del totale, ovviamente per cause e motivazioni ben diverse da quelle della fascia d’età.

Per gli uomini si rilevano tre fasce d’età molto rischiose: 40-44, 20-24 e 55-59.
Per le donne le frequenze sono maggiori per le età tra i 70 e gli 84 anni.

Tra i giovanissimi neo patentati, la probabilità di collisioni è molto più alta, mentre decresce a partire dai 25 anni.

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